iniziative pdm. varie università

link con intervista: http://www.radiosapienza.net/index.php?option=com_content&view=article&id=2294%3Aeventi-no-justice-without-life-no-alla-pena-di-morte&catid=17%3Aevetni&Itemid=31
 
Mercoledì 28 novembre l’ex-Caserma Sani, sede della Facoltà di Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione, ha ospitato l’incontro "No Justice without Life. No alla pena di morte”, nell’ambito dell’iniziativa “Cities for Life” promossa dalla Comunità di Sant’Egidio. Vi hanno preso parte Antonello Biagini (Prorettore per la Cooperazione e i Rapporti internazionali), Raffaele Cadin (Docente di Diritto internazionale), Paola Marsocci (Docente di Diritto costituzionale) e Alessandro Moscetta (della Comunità di Sant’Egidio). In più, direttamente dagli USA, Bud Welch, membro dell’Associazione abolizionista parenti delle vittime.
Gli interventi – I due docenti hanno esposto un quadro sintetico sulla situazione legislativa attuale circa la pena di morte, che inevitabilmente chiama in causa questioni morali, ancor prima che giuridiche. Bud Welch, invece, ha portato la sua diretta testimonianza di padre che ha perso una figlia nell’attentato di Oklahoma City. L’autore dell’attentato è stato giustiziato nel 2001 e Welch, una volta intrapresa la strada del perdono, si è reso conto dell’inutilità e della barbarie di quella condanna capitale, che non avrebbe mai fatto giustizia né placato il suo dolore, così come quello dei familiari dell’assassino, in fondo vittime essi stessi. 
 
La pena di morte oggi nel mondo – La pena di morte è una realtà che coinvolge Paesi non solo arretrati in ambito giuridico e sociale, ma anche Paesi sviluppati, democratici, liberi e industrializzati: basti pensare agli Stati Uniti d’America e al Giappone. A questi se ne aggiungono altri 41, che prevedono e mettono in pratica esecuzioni, mentre sono 155 i Paesi che hanno abolito o non praticano di fatto la pena capitale. Nel 2011 l’Asia si è confermata il continente dove si pratica la quasi totalità delle esecuzioni (il 98,6%): l’80% del totale (circa 4000) solo in Cina. Il Dott. Alessandro Moscetta, della Comunità di S.Egidio, ha evidenziato un dato allarmante, su cui riflettere: i consensi popolari sulla pena di morte, in Giappone, superano l’80%. Altra questione importante rilevata è stata la componente "razziale" delle condanne a morte, che negli USA, come è stato più volte fatto notare, coinvolgono quasi sempre persone di colore, poveri, deboli o addirittura psicolabili.  
 
La Comunità di Sant’Egidio e "Cities for life" – La Comunità di Sant’Egidio nasce a Roma nel 1968 ed è l’"Associazione pubblica di laici della Chiesa", impegnata nella comunicazione del Vangelo, nella lotta all’AIDS in Africa, nell’abolizione della pena di morte nel mondo, nel servizio ai poveri. Le città che aderiscono al movimento "Cities for life" mettono a disposizione un monumento significativo e nel giorno 30 novembre lo illuminano con una luce nuova per sottolineare l’impegno della città e dei suoi cittadini per un mondo senza pena capitale.

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