Abuja, Nigeria – Lavorare per la pace in un tempo di violenza

Un convegno di rappresentanti delle diverse comunità di Sant’Egidio in Nigeria, svoltosi alcuni giorni fa ad Abuja, la capitale del gigante africano, ha voluto riflettere sulle sfide che l’associazione ecclesiale vive nel paese ed in particolare sulla necessità di assumersi la responsabilità di testimoniare e comunicare la pace pur in un contesto segnato sia dalla violenza diffusa, sia – e soprattutto – dalla minaccia del movimento Boko Haram, le cui operazioni terroristiche si fanno scudo di un vocabolario religioso.
Ci si è chiesto come garantire un futuro di pace alla Nigeria, come costruire rapporti di amicizia e stima reciproca coi leader religiosi, coi membri delle diverse confessioni, coi giovani, come essere un seme di dialogo e di una prospettiva unitiva e compassionevole nei confronti della società.
Le comunità nigeriane intendono vivere tutto intero il mandato che papa Francesco ha affidato a Sant’Egidio in occasione della sua visita alla Comunità a Roma il 15 giugno scorso, mettendo in pratica le 3 “p” cui il pontefice aveva fatto cenno: “Andate avanti su questa strada: preghiera, poveri e pace. E camminando così aiutate a far crescere la compassione nel cuore della società, a far crescere l’amicizia al posto dei fantasmi dell’inimicizia e dell’indifferenza”.

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