Il 17 novembre i Giovani per la Pace hanno compiuto una nuova tappa per la costruzione di un mondo senza violenza e senza razzismo.
Studenti liceali e universitari si sono dati appuntamento a Budapest, in Ungheria, a due mesi dal pellegrinaggio ad Auschwitz.
All’incontro hanno partecipato giovani di Budapest e Pécs, ma anche rappresentanti da Brno (Repubblica Ceca) e da Bratislava (Slovacchia).
Dopo la visita della città, i Giovani per la Pace si sono recati sulle sponde del Danubio, sul luogo dove nel 1944 le Croci frecciate fuicilarono centinaia di ebrei. Giovani ungheresi, cechi e slovacchi, insieme, hanno reso omaggio alle vittime dell’antisemitismo, sostando in silenzio davanti al monumento che ne ricorda la morte e ascoltando un brano dell’autobiografia di György Konrád, sopravissuto da bambino alle persecuzioni razziali. Infine, due bambini hanno deposto sulla riva dei fiori, segno di pace e speranza.
Nel pomeriggio i giovani si sono riuniti in assemblea per ascoltare il saluto videoregistrato di Béla Varga, sopravissuto alla Shoah da bambino, e diversi racconti dai vari paesi che testimoniano la crescita del movimento dei Giovani per la pace dopo il pellegrinaggio ad Auschwitz. L’incontro è stata anche occasione per fare festa insieme, cantare e guardare con fiducia il futuro.