Le Comunità di Sant’Egidio di Mbeya (Tanzania del sud, a non molti km dal confine col Malawi e con lo Zambia) e dintorni si sono di recente riunite in un’affollata assemblea di metà Quaresima. Tema dell’incontro i passi da compiere lungo l’itinerario che porta alla Pasqua, la preghiera, il digiuno, l’elemosina, la misericordia, il servizio ai più poveri.
Il vescovo di Mbeya, mons. Evaristus Chengula ha voluto che l’assemblea si tenesse nei locali diocesani, proprio dietro la cattedrale, e ha presenziato l’incontro introducendo il confronto e benedicendo i presenti.
Mons. Chengula ci ha tenuto a ricordare la propria presenza a Roma lo scorso febbraio, nel quadro dell’annuale convegno dei vescovi per l’anniversario della Comunità. Ha sottolineato il valore dell’impegno di Sant’Egidio, che concretizza una delle acquisizioni forti del Concilio Vaticano II, ovvero la corresponsabilità dei laici all’interno della Chiesa. E ha avuto parole di simpatia e di vicinanza per l’amicizia che la Comunità vive con il mondo dei poveri, a Roma e in Tanzania.
Un’amicizia che Sant’Egidio vive a Mbeya insieme ai prigionieri del carcere minorile di Soweto, ai ciechi di Mbalizi, agli orfani di Simike, operando in comunione con la chiesa locale. Segni ulteriore di tale prospettiva comune saranno nei prossimi giorni la collaborazione nell’ambito della Commissione diocesana Giustizia e Pace e una serie di conferenze nelle varie università di Mbeya (tra queste la Saint Augustine, cattolica) per parlare del carisma della Comunità e del servizio ai poveri.
A Mbeya e in Tanzania, come dappertutto nel mondo, la Comunità di Sant’Egidio vive con le varie realtà diocesane e con gli altri movimenti ecclesiali la sfida che indica papa Francesco, quella di essere famiglia di discepoli che costruiscono una Chiesa “per i poveri”, che non dimenticano “la Croce del Signore”, che si sforzano di “aver cura di tutti […] con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono periferia del nostro” mondo.
"Abbiamo imparato cose che nessun libro ti insegna". E' questo uno dei commenti raccolti dopo il primo incontro del ciclo "Uno straordinario vivere", promosso dagli universitari di Sant'Egidio. Grazie alla collaborazione di alcuni docenti, a marzo e aprile nelle aule universitarie della "Luiss – Guido Carli" si alterneranno testimoni della solidarietà e persone impegnate nell'integrazione e nella pace. .jpg)
Nell’ultima settimana di agosto, come ormai da tradizione, gli “Amici della Comunità di Sant’Egidio” di Mosca hanno organizzato una vacanza alla quale hanno partecipato un gruppo di anziani due istituti geriatrici; alcuni amici senza fissa dimora; vari poveri che in passato vivevano per strada e che, grazie al sostegno degli amici di Sant’Egidio, hanno trovato alloggio in strutture di accoglienza; alcune famiglie che vivono in situazione di disagio economico e sociale; tanti amici conosciuti a Mosca in diverse occasioni; giovani lavoratori e universitari.
Ogni estate la vacanza degli “amici della Comunità di Sant’Egidio” è anche l’occasione per far conoscere a tutti i partecipanti alcune novità sulla vita della Comunità del mondo e per non restare indifferenti alle sofferenze di chi è lontano. Poiché l’anno scorso il ricavato della vendita degli oggetti prodotti da uno dei laboratori era stato devoluto a sostegno del programma DREAM in Africa, quest’anno una mattinata è stata dedicata al racconto sulle novità del programma. Il laboratorio di cucito, inoltre, ha prodotto alcuni oggetti che gli amici di Sant’Egidio venderanno per continuare a sostenere la cura dei bambini africani. In questo modo continua la costruzione del ponte di solidarietà tra la Russia e l’Africa, che gli amici di Sant’Egidio stanno promuovendo da alcuni anni.
I giorni trascorsi con gli amici poveri di Mosca hanno confermato la bellezza di un’amicizia gratuita che da tanti anni lega i poveri di diverse generazioni, dai più giovani ai più anziani, agli “amici della Comunità di Sant’Egidio”. Se la vacanza estiva è uno dei momenti più alti di questa amicizia, le visite regolari e l’affetto continueranno durante l’anno, in attesa della prossima estate, per una nuova vacanza piena di sorprese e di momenti di gioia.



.jpg)