Verso la Preghiera per la pace

Dopo le edizioni di Monaco e Sarajevo si svolgerà a Roma, sul tema “Il coraggio della speranza: religioni e culture in dialogo”, l’annuale Incontro internazionale di “Uomini e Religioni”, promosso come di consueto dalla Comunità di Sant’Egidio. 

Da domenica 29 settembre a martedì 1° ottobre oltre 400 rappresentanti delle grandi religioni mondiali, nonché esponenti di spicco del panorama politico e culturale internazionale, parteciperanno a incontri e dibattiti pubblici, vivranno un momento alto di condivisione e di dialogo, celebreranno un impegno di pace di fronte al mondo intero.

L’Incontro costituisce una nuova, fedele, incarnazione dello “spirito di Assisi”, della prima, storica giornata di convergenza interreligiosa sul tema della pace voluta da Giovanni Paolo II nella città di S. Francesco (ottobre 1986).

La cerimonia finale, dopo gli incontri di preghiera secondo le diverse tradizioni religiose, avrà luogo la sera del 1° ottobre in Piazza del Campidoglio. Lì dove si concludevano i trionfi romani verrà invece proclamato un Appello di Pace firmato da uomini e donne con storie differenti, ma uniti dal desiderio di pace. Sarà il trionfo di una comune volontà di pace.

Un messaggio, un simbolo, che si inquadrano nella nuova stagione ecclesiale apertasi con l’elezione di papa Francesco. Ma anche in un tempo difficile, segnato dalle drammatiche notizie che giungono dal Medio Oriente, dalla Siria. Perseguire la pace significa del resto coltivare la non semplice via del dialogo, vivere appunto il coraggio della speranza

E’ in questa prospettiva che la Comunità di Sant’Egidio ha accolto “con riconoscenza e totale sostegno” l’invito di papa Bergoglio a vivere una giornata di preghiera e di digiuno per la pace in Siria e ovunque nel mondo per il prossimo 7 settembre.

Guerra chiama guerra, violenza chiama violenza! Con tutta la mia forza”, ha detto il papa durante l’Angelus del 1° settembre, anniversario dell’inizio della II guerra mondiale, “chiedo alle parti in conflitto di ascoltare la voce della coscienza, di non chiudersi, ma di guardare all’altro come a un fratello, intraprendendo con coraggio e decisione la via dell’incontro e del negoziato”.

La preghiera dei credenti nel mondo intende forzare a tale coraggio

A Roma in Piazza San Pietro, dalle 19.00 alle 23.00 di sabato 7 settembre, ma in mille altri luoghi laddove la Comunità è presente nel mondo, Sant’Egidio si riunirà per pregare ed “invocare da Dio il grande dono della pace per l’amata nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo”. Come ha concluso papa Francesco, “L’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace, di sentire parole di speranza e di pace”.
La veglia di preghiera del 7, così come l’Incontro di fine settembre, vorranno essere un gesto di pace cui tutti possano guardare con speranza.

 

Facebooktwittermail