Mentre si avvicina la beatificazione del vescovo martire Oscar Arnulfo Romero – a breve l’annuncio ufficiale della data prescelta per la cerimonia a San Salvador – cresce il desiderio di conoscere meglio la vita, la passione, il messaggio di colui che è stato una delle più grandi figure della Chiesa latinoamericana del XX secolo.
Per questo Radio Paz, l’emittente dell’Arcivescovado di San Salvador, ha chiesto alla Comunità di Sant’Egidio del paese di illustrare in una serie di trasmissioni radiofoniche la vicenda di mons. Romero, un pastore che ha dato la vita per testimoniare, in un tempo e in un contesto polarizzati, tra guerriglia e repressione, il suo amore per il Vangelo, per il popolo affidatogli, per i poveri.
Sul sito della Comunità, www.santegidio.org, sono disponibili i podcast delle trasmissioni andate in onda, che ripercorrono l’intero cammino dell’arcivescovo, la sua morte sull’altare, mentre celebrava messa, l’iter del processo di beatificazione. La voce che si ascolta è quella di Jaime Aguilar, responsabile di Sant’Egidio in El Salvador.
La Comunità di Sant’Egidio gioisce con tutto il popolo salvadoregno per la prossima beatificazione. Questo riconoscimento costituisce come la risposta all’invocazione di milioni di salvadoregni che negli anni si sono recati alla tomba del loro vescovo, nella cripta della cattedrale, di decine di milioni di credenti e di uomini e donne di buona volontà di tutto il mondo che lo hanno visto come un martire della giustizia. “Ucciso per tutti gli uccisi / […] Ucciso perché fatto popolo” aveva cantato un poeta italiano, un religioso, p. David Maria Turoldo. “Sarà sempre così, Signore?”, si era chiesto. La prossima beatificazione mostra la forza dell’esempio del martire, la vita che sgorga dal suo sangue, il segno che la violenza e l’ingiustizia non sono l’ultima parola nella storia dell’uomo e del mondo.