Viaggio alla fine del mondo

“Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un vescovo a Roma; sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo”. Così papa Francesco il giorno della sua elezione sul soglio di Pietro. A quella fine del mondo si è recentemente diretto il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, per una visita che è stata desiderio di vicinanza a fraternità lontane, ma anche occasione di riflessione sull’itinerario spirituale di papa Bergoglio.
Andrea Riccardi ha visitato la “Villa Miseria 21”, il quartiere della grande Buenos Aires, fatto di baracche e casupole, dove Sant'Egidio da più di 20 anni gestisce una Scuola della Pace. Luogo di attenzione ai più piccoli, di accompagnamento agli adolescenti, la Scuola della Pace è non solo o non tanto un supporto scolastico, bensì una proposta di vita aperta e solidale, una garanzia di libertà dal fascino della violenza, che tante volte avvelena i cuori dei più giovani nelle periferie dell’America Latina.
E' vivo, alla “Villa Miseria 21”, il ricordo di Jorge Mario Bergoglio, che visitava spesso quelle strade da arcivescovo di Buenos Aires. “Il Papa si ricorda del quartiere? Ne parla anche a Roma?" hanno chiesto le madri dei bambini della Scuola della Pace ad Andrea Riccardi, felici e orgogliose della sua risposta affermativa.
E’ indubbio che papa Francesco ha creato un ulteriore ponte tra l’Italia e l’Argentina, tra l’America Latina e l’Europa. Mondi che hanno un motivo in più per cercarsi, per interrogarsi l’un l’altro, per capirsi. 
Il giorno successivo, parlando alla Universidad Católica Argentina, Andrea Riccardi ha tenuto una conferenza proprio sul tema: " Papa Francesco in Europa". Alla presenza di una platea attenta e partecipe ha analizzato la figura del Papa di fronte alle sfide della globalizzazione e la ricezione del suo messaggio nella società europea.“La crisi europea e la crisi della Chiesa hanno provocato il conclave a una scelta intelligente, e cioè quella di un Papa che veniva da un altro mondo, dove quelle crisi non c’erano”, è stato sottolineato. Ma il valore e la portata di tale scelta vanno ben oltre: “In un tempo che vede dissolversi tante reti il problema dell’uomo della globalizzazione è quello dell’individualismo. Ebbene, la Chiesa è risposta

 a tutto questo, è rete, tessuto, comunità, popolo, famiglia; questa è la sua essenza più profonda”. In tale dimensione connettiva si coglie l’inverarsi e l’attualizzarsi, ha concluso Andrea Riccardi, “di quello slancio di simpatia per l’uomo che è stato il 

Vaticano II”.

 

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Un libro per i 40 anni del servizio di Sant’Egidio agli anziani

La Comunità di Sant’Egidio di Roma ricorda quest’anno l’inizio del proprio servizio agli anziani.  

Nel 1973, in una città molto diversa da quella attuale, le cui dinamiche demografiche non facevano certo pensare a un progressivo invecchiamento della popolazione, Sant’Egidio ha intuito quello che sarebbe stato uno degli scenari del futuro. Soprattutto ha colto il grande male del mondo degli anziani, l’isolamento, la solitudine, il rischio di essere quelle “vite di scarto” di cui parla Bauman, cui allude papa Francesco.

Il servizio è divenuto allora amicizia, accompagnamento, condivisione, familiarità. Le “case famiglia” gestite dalla Comunità in vari quartieri di Roma e in un sempre maggior numero di città del mondo sono una sintesi felice dell’approccio di Sant’Egidio alle fragilità della terza età.

40 anni dopo il suo avvio il servizio agli anziani è uno dei più diffusi tra le comunità di tutto il mondo, non solo nel Vecchio Continente, ma anche in quelli più “giovani”, l’Africa, l’America Latina, l’Asia. Ovunque Sant’Egidio è presente si fa vicino agli anziani, ne difende la vita, la accompagna, la sostiene.

L’esperienza di quattro decenni di vicinanza agli anziani è rifluita in un bel libro a più mani, “La forza degli anni. Lezioni di vecchiaia per giovani e famiglie”. Un insieme di contributi che riflettono sulla condizione anziana, suggeriscono percorsi concreti, si interrogano su un’età, la sua forza, le sue prospettive. 

Sì, l’età anziana è una forza. La vecchiaia, come ogni stagione della vita, ha la sua bellezza. Come scrive Andrea Riccardi nell’Introduzione al volume, essere anziani non è per forza di cose un naufragio, può essere un approdo. E il libro aiuta a scoprire come vivere tale approdo.

Anche oltre il mondo di Sant’Egidio. Esso è stato finora presentato in diverse città italiane, e in decine di quartieri di Roma. In municipi, parrocchie, “centri anziani”, case di riposo, biblioteche, un pubblico di ogni età ha potuto apprezzare una sapienza un po’ controcorrente, ma di cui si ha tutti bisogno, perché tutti – si spera – saranno anziani. E perché per tutti è una liberazione comprendere che “la vita non è solo produzione”, ma “qualcosa di più ricco, di più complesso”. E’ affetti e speranza, relazionalità e scambio. Tutti sono necessari, nessuno va scartato. Tutti hanno bisogno gli uni della forza degli altri.

 

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Un papa a Cipro: il libro di George Poulides ripercorre, con la visita di papa Benedetto XVI, la storia e la cultura del Paese

”Cipro e’ ponte tra Oriente e Occidente. Questo non e’ solo un libro che ci fa conoscere meglio un’isola ricca di storia e cultura, ma un diario d’amicizia che continua”. Lo ha detto il ministro per l’Integrazione e la Cooperazione internazionale, Andrea Riccardi, che del libro ha scritto la prefazione, nel corso della presentazione del volume  dell’ambasciatore di Cipro presso la Santa Sede, George Poulides, "Un papa a Cipro. Viaggio nella cultura e nella storia di un Paese" .

Il libro parte dalla storica visita, nel giugno 2010, di papa Benedetto XVI: il primo papa che si reca nell’isola.

Cipro, dal 2004 membro dell’Unione Europea, è l’estrema frontiera del Vecchio Continente con il Medio Oriente. Le sue vicende sono intrecciate da secoli alla cultura europea e, oggi, la «questione di Cipro», la sua drammatica divisione, l’«ultimo muro» del continente, resta una domanda aperta per l’Europa.

Ma Cipro è anche la porta del cristianesimo in Europa. Le sue radici cristiane affondano in epoca apostolica, risalgono al tempo in cui la predicazione di Paolo e Barnaba inizia a raggiungere anche i pagani. È da qui, dunque, che si avvia l’evangelizzazione dell’intera Europa. Proprio per questo il Papa, durante il suo viaggio, aveva sottolineato l’urgenza del dialogo tra cristiani cattolici, armeni, ortodossi e musulmani e invitato al superamento di quanto divide perché si possa vivere un’era di pace e di riconciliazione.

Il libro di George Poulides è una preziosa testimonianza della visita di Benedetto XVI: che egli inserisce nella storia e nella cultura del Paese. Come sottolinea Andrea Riccardi nella prefazione “Benedetto XVI a Cipro ha realmente voltato pagina su un decennio, il primo del XXI secolo, segnato dalla violenza e che, sull’altare dello scontro di civiltà, ha sacrificato risorse tanto ingenti da lasciare il mondo occidentale avvitato in una crisi economica con la quale dovremo misurarci ancora per anni. Da quell’isola il Papa ha spinto tutti a guardare con speranza al decennio che si apriva”.

George Poulides è il primo Ambasciatore residente della Repubblica di Cipro presso la Santa Sede, le Nazioni Unite e il Sovrano Militare Ordine di Malta.

I proventi della vendita del libro, edito dalle Paoline, saranno devoluti alla Comunità di Sant’Egidio per le sue attività di solidarietà con i poveri.


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Biografia di Andrea Riccardi

Biografia

Storico, accademico, attivista, autore di molti studi sul tema del rapporto tra differenti mondi religiosi. Soprattutto, Andrea Riccardi è un uomo che ha scelto di impegnarsi in prima persona per gli altri.

Andrea Riccardi

Nato a Roma il 16 gennaio 1950, nel 1968, in pieno periodo di fermento sociale e culturale del post Concilio Vaticano II, Andrea Riccardi si riunisce con un gruppo di liceali, come lui stesso, per ascoltare e mettere in pratica il Vangelo. Da questo primissimo nucleo nasce la Comunità di Sant’Egidio, di cui Riccardi è il fondatore.

Dal 1973, si dedicò unicamente alla Comunità di Sant’Egidio, che crebbe sempre di più. L’opera della comunità era, ed è tutt’oggi, di impegno per i più poveri, di comunicazione del Vangelo, di dialogo tra le religioni e di ricerca della pace per tutti i popoli del mondo.

In qualità di fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e per il suo grande impegno per la pace e per la tutela degli emarginati, sono diversi i riconoscimenti e le onorificenze che gli sono state tributate, come il Premio per la pace dell’Unesco Felix Houphuet-Boigny e la Légion d’Honneur della Repubblica francese.

Al suo impegno con la Comunità di Sant’Egidio, Adrea Riccardi ha sempre affiancato l’attività accademica: dal 1981 è professore ordinario e ha insegnato all’Università di Bari, alla Sapienza e a Roma Tre (dove è oggi professore di Storia contemporanea). È inoltre autore di molti saggi sul cattolicesimo contemporaneo.

Con l’incarico di ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi, nel 16 novembre del 2011, entrò a far parte del governo tecnico di Mario Monti.

Prodigarsi per gli altri, aiutare gli emarginati, impegnarsi per la pace: sono questi i valori che hanno sempre guidato e continuano a guidare l’operato di Andrea Riccardi.

Premi e riconoscimenti:

Premio Balzan per la Pace e la fratellanza tra i popoli

Premio Carlo Magno

Collegamenti:

Sito Ufficiale Andrea Riccardi

Notizie dalla stampa internazionale

Ministro per la Cooperazione e l’integrazione

Biografia Ministro Andrea Riccardi

Andrea Riccardi WikiQuote

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