Nell’amicizia è la vera sicurezza, che non cede agli anni ne’ al terremoto.

Fontecchio è a pochi chilometri da L’Aquila, in una zona ancora fortemente segnata dal terribile terremoto che ha sconvolto la popolazione nell’aprile del 2009. Qui, ventisei anni fa, seguendo il filo di un legame familiare, alcuni della Comunità di Sant’Egidio hanno iniziato a visitare gli anziani della casa di riposo S. Maria della Pace e nella vicina R.S.A..

Un legame che non si è corroso con gli anni. Anzi, quando il terremoto ha lasciato tanti senza casa e molti anziani sono stati ospitati nelle due case di riposo di Fontecchio, la Comunità di Sant’Egidio ha intensificato la sua presenza nell’istituto. Sono arrivati i giovani per la pace, che con i loro canti e la loro musica hanno aiutato gli anziani a reagire allo choc della perdita di case e affetti.

Ma la gioia più grande per molti di loro è arrivata il 3 novembre, con la visita di un caro amico di lunga data, conosciuto giovane prete ed oggi  vescovo ausiliare di Roma: mons. Matteo Zuppi, che, dopo aver celebrato la liturgia, ha voluto incontrare i suoi amici uno per uno.

Tante ferite” ha detto il Vescovo durante l’omelia, “hanno bisogno di tempo per essere rimarginate ma io, venendo qui, ho capito di più il senso della speranza. Cosa ci dà sicurezza? Cosa non ci delude? Ciò che ci dà sicurezza lo troviamo stando insieme e stando con Gesù. E’ lui la compagnia; è il suo amore che ci dà speranza”.

 

 

 

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